People are People, especially New Yorkers…

Cara Stacy Mills questo post sui newyorkesi è dedicato a te! Malgrado New York sia una metropoli brulicante di persone e ricchissima di etnie, è solo al ventunesimo posto tra le città con maggiore densità di popolazione al mondo, coi suoi oltre 8 milioni di abitanti.  Senza retorica penso siano individui davvero speciali! Ricordo perfettamente che al ritorno dal mio primo soggiorno newyorkese a chi mi chiedeva di raccontare le mie impressioni di viaggio, ripetevo che l’atmosfera di questa metropoli magica mi aveva suggestionata profondamente, merito anche della meravigliosa varietà umana che avevo avuto la fortuna di osservare e conoscere. Non tutte le città hanno la stessa empatia, la stessa vitalità. I newyorkesi sono vivaci e cordiali, capaci di farti sentire uno di loro. Possiedono una sorta di ottimismo innato, di predisposizione naturale verso il nuovo e come un mio vecchio amico, che conosce profondamente New York, mi ha detto una volta qui ciascuno va per la sua strada senza mai puntare il dito, senza giudicare il prossimo: l’originalità, in questa metropoli eterogenea e variegata si armonizza con la varietà del contesto urbano e “il diverso non viene messo in disparte ma addirittura spicca”. Ecco spiegato il motivo del mio amore folle e incondizionato per la Grande Mela, qui puoi vestirti come vuoi, cantare ad alta voce o saltellare per strada, fermarti al centro del marciapiede a urlare al cielo senza essere preso per pazzo… Questo ti fa sentire libero in una misura difficilmente sperimentabile altrove, ti riempie i polmoni di ossigeno, ti carica di energia! Prendetevi dunque il tempo di mescolarvi alla gente per strada, fermatevi sulle scalette rosse di Times Square o lungo i viali di Central Park ad osservare le persone che si muovono intorno a voi. New York è un universo cosmopolita nel quale trovano spazio le singolarità e le individualità di ciascun gruppo etnico che fa della propria multiculturalità uno straordinario punto di forza! Ecco dunque una delle cose pricipali che suggerisco a Stacy e a tutti voi di vedere qui a Manhattan: le perone, tutte quelle che vi passano accanto. Sono loro il vero valore aggiunto della metropoli!

«I am a New Yorker
I was raised on cultural diversity before it was
politicall correct
I eat Greek food and Italian food, Jewish and Middle Eastern food and
Chinese food
Because they are all American food to me.
I don’t get mad when people speak other languages in my presence
Because my relatives got to this country via Ellis Island and chose to stay
They were New Yorkers»
(Vincent Pasquale)